In materia di graphic design molti designer associano alla parola ‘tendenza’ una connotazione negativa, affiancandola a ciò che è più di moda nel momento in cui osserva, invece che considerare la tendenza di uno stile come vera innovazione e frutto di un pensiero creativo indipendente.
Ecco perché di seguito ho realizzato una panoramica di 14 tendenze di graphic design che hanno avuto un forte impatto nel passato recente e che continueranno a ispirare liberi pensatori della grafica e creativi professionisti.
#Ritorno alle basi: lo stile minimal
Come forma di reazione a un’esistenza moderna in cui siamo sommersi di informazioni, dati e aggiornamenti costanti sul mondo che ci circonda, questo stile ultra semplificato riduce la comunicazione al minimo escludendo confusione e complicazioni inutili nella fruibilità della grafica finale lasciando l’opera nella sua forma più pura. Ci vuole fiducia in sè stessi, abilità e una certa dose di coraggio nel perseguire questo stile perchè non c’è niente da nascondere. Ci sono pochi elementi e quelli che si vedono devono essere praticamente costruiti ad arte se si vuole realizzare un progetto di successo.
#Costruisci il tuo carattere ideale
Esistono sistemi di tipo fai da te, in sostanza permettono di compilare le proprie letterforms utilizzando i cosiddetti kit di costruzione modulare, e quindi verificare e giocare con l’alfabeto per ottenere risultati interessanti. Molti di questi kit sono disponibili in forme ibride, combinando più elementi in vari modi per ottenere una versatilità fedele alla realtà. Un esempio potrebbe essere una serie di elementi verticali, orizzontali, diagonali e angoli che possono essere usati per rendere i caratteri a spaziatura fissa di diverso peso e colori.
#Patrimonio senza tempo
Una nuova brand identity per distinguersi all’interno di un mercato già densamente popolato di marchi, deve ambire ad essere “senza tempo”, e cioè deve riuscire a comunicare in maniera semplice e pulita evitando (dove è possibile) di etichettare uno stile particolare di graphic design. Questo permette al progetto di raggiungere un’estetica internazionale. Inoltre, molti designer raggiungono quest’obiettivo guardando al modo in cui grandi marchi del passato costruivano il loro visual brand, lasciandosi ispirare dall’uso audace di strisce di colore e dall’utilizzo di font semplice ed eleganti.
#Scrittura a mano
Con la scrittura digitale presente ormai ovunque, l’imperfezione della scrittura a mano libera sta diventando sempre più attraente e in certi casi sprigiona prepotentemente un’anima propria rendendo estremamente efficace il messaggio che si propone di lanciare. In alcuni casi la scrittura a mano riesce a conferire al progetto grafico a cui si lavora un senso di autenticità vero e insostituibile.
#Il carattere dagli oggetti
Spingendo un pò di più l’idea del fai da te per la costruzione di un font da utilizzare nel proprio progetto di graphic design, alcuni designer manipolano alcuni oggetti di uso quotidiano o ingredienti basilari come pasta, farina etc., per ottenere disegni tipografici di forte impatto visivo. Gli alfabeti che si vengono a creare quindi sono davvero unici, come le lettere che vedete qui sopra realizzate da un padre designer per insegnare l’essenza della tipografia alla figlia di due anni.
#Il look incompleto
CI sono alcuni lavori di branding tipografico (logotipo) che escludono una parte o più parti delle lettere che vanno a formare il logo finale. Questo con l’obiettivo di dare un approccio più sofisticato che comunica con il minimo numero di informazioni possibile. Lo stile dunque è sicuramente minimal, ma la volontà di lasciare incompleto (da un punto di visivo) il branding può rivelarsi davvero efficace perchè lascia che sia il nostro cervello a completare il resto del lavoro come se fosse un puzzle di informazioni da compilare. Nel caso dell’immagine di cui sopra Il lavoro di Anagrama per studio di architettura MTLL mette a nudo le linee della lettera ‘M’ per aiutare a trasmettere il suo impegno a trovare soluzioni semplici.
#Ritorno allo stile Bauhaus
Questa particolare tendenza è caratterizzata da forme e modelli grafici semplici, dall’impatto cromatico forte. Bordi diritti, forme angolari e colori vivaci. Triangoli, cerchi ed esagoni sostituiscono gli ornamenti più classici per donare un vero e proprio senso di chiarezza dell’immagine, al fine di conferire purezza e autorità al progetto. E’ un’estetica arricchita da un ampio uso di colori primari saturi. In alcuni casi, le forme diventano tipografia astratta generando lettere di non immediata lettura, in uno stile che mescola il classico Bauhaus (movimento e stile di design che prende il nome dalla celebre scuola tedesca) con la progettazione grafica tipica degli anni ’80.
#Calligrafia vecchia scuola
Riprendiamo la tendenza del lettering disegnato a mano e ci spingiamo oltre. Certi designer invece di “accontentarsi” della bellissima imperfezione della scrittura a mano su un progetto grafico e della sua innaturale scorrevolezza, si sono imposti di fare un passo oltre enfatizzando dettagli e forme che vanno ad abbondare il testo finale. In questo modo hanno raffinato le proprie tecniche calligrafiche imitando l’autenticità della scrittura a mano ma portando la personalizzazione del messaggio scritto ai massimi livelli di comunicabilità.
#Modelli Moiré
Le tecniche moiré sono composizioni di due o più modelli di griglia che si sovrappongono tra loro per creare una semplice ma efficace illusione ottica. Questi modelli vengono ampiamente utilizzati in lavori di branding (quindi nella costruzione di un coordinato grafico per un brand) e rappresentano un modo accattivante per attirare l’attenzione dei consumatori/clienti. Dai semplici effetti in bianco e nero agli usi audaci di strisce e colori primari, la progettazione grafica riesce a rendere il messaggio comunicativo semplice purché venga realizzato con abilità altrimenti è meglio non avventurarsi.
#Autenticità artigianale
Con il dominio del branding delle multinazionali sulla scena del design internazionale, i consumatori sono sempre più alla ricerca di un senso estetico artigianale più indipendente e fresco. Riuscire a comunicare il processo con cui vengono realizzati i prodotti che si promuovono diventa un fattore sempre più importante.
#Carattere in formazione
Tramite processo digitale e software dedicati, l’arte generativa dei font diventa in questi anni sempre più presente. Si usano stringhe di codice e quindi il lavoro è controllato dal programma in questione, ma si può dire che i risultati finali sono quasi sempre inaspettati e quindi quello che nasce da un processo digitale si avvicina per inaspettata casualità al lavoro artigianale di un graphic designer.
#Ombre e Silhouettes
Prendendo spunto da cartelli stradali e altri semplici sistemi grafici che si basano su forme basilari, i progettisti hanno cominciato a lavorare sui modelli basati sulle forme con l’ausilio di palette in bianco e nero molto forti. In questo modo si sono trovati a giocare con lo spazio positivo e negativo dando vita a prodotti di packaging davvero interessanti.
#Il tocco femminile
Sempre in linea con un design pulito, semplice e perciò privo di abbellimenti, ci sono casi in cui viene aggiunto alla progettazione grafica quel tocco femminile che vede mescolare immagini di donne attraenti, trame di forme sottili e morbide tavolozze di colore pastello.
#Effetto tridimensionale
Oramai prepotentemente presente nella vita di tutti noi, lo stile 3d non poteva non essere riprodotto anche nella progettazione grafica con particolare riferimento alla parte tipografica. Alcuni poster realizzati con questa tecnica richiedono l’uso degli occhiali 3d per essere apprezzati appieno.
Bene, siamo giunti alla fine di quest’articolo…se ti è piaciuto o vuoi condividere una riflessione con me accomodati pure.
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[…] i prodotti si presentino bene per catturare l’attenzione di potenziali clienti. A volte un packaging adeguato può fare davvero la differenza e questo fattore può essere determinante per abbattere la […]
[…] Non sapendo bene cosa fare, ho disegnato due bastoncini di zucchero incrociati nella forma della lettera X. E ‘stato diverso. E ‘stato fondamentale. E ‘stato selezionato. Non ci potevo credere. Come può un semplice schizzo distinguersi dai vari disegni elaborati e curati che avevo intorno? Ero eccitato. La scelta del mio disegno è stato solo il primo passo verso la produzione di un numero sufficiente di cover. Da qui in avanti avrei studiato, conosciuto e sperimentato un processo lungo, che sarebbe andato dall’idea alla realizzazione. Ma di certo questa lezione si sarebbe rivelata tra le più memorabili nella mia formazione per la progettazione grafica. […]