“Al centro del brand building c’è la promessa che viene fatta dall’azienda per il pubblico.
La promessa del marchio dice al pubblico chi sei, ciò in cui credi, e quale valore unico fornisci. “

Per un designer è fondamentale padroneggiare la progettazione di un marchio. I professionisti si affidano ai designer per creare una forte identità che risuoni verso il loro pubblico, in modo da istituire un fondamento per la prosperità loro business.

Il ruolo del marchio è mantenere un business redditizio, ma il suo processo di generazione deve essere fatto in modo intelligente e strategico in modo da ottenere un’ampia riconoscibilità.

Ecco 6 fasi per lo sviluppo strategico di un brand.

#1 Il Team di sviluppo

Un branding di successo inizia con la creazione del team di sviluppo. I marchi sono realizzati da professionisti che spesso fanno parte delle società o azienda di riferimento.

Mettere insieme un team di lavoro competente per creare un marchio non solo aiuta a fornire informazioni preziose all’interno del progetto, ma renderà il lancio e il mantenimento del marchio più facile grazie alla loro partecipazione iniziale.

#2 L’analisi di business

I progettisti possono iniziare a sviluppare soluzioni significative solo dopo che hanno chiaramente compreso ciò che il cliente (o la proprio azienda) spera di ottenere, i loro punti di forza e di debolezza, la loro concorrenza e l’ambiente in cui essi stanno conducendo la loro attività.

Questa fase rappresenta sicuramente una sfida importante, anche perché come riuscire a comprendere nel profondo le esigenze di un cliente è spesso difficile.

I clienti a volte sono “troppo vicini” per il loro lavoro mancando di obiettività, e i progettisti spesso finiscono per ottenere informazioni parziali o mal indirizzate.

Ma attraverso degli interrogatori mirati, i progettisti possono aiutare i clienti a scoprire le soluzioni di branding maggiormente allineate con i loro obiettivi di business.

L’analisi aziendale avviene su tre aree chiave: la missione, la concorrenza, e l’ambiente imprenditoriale.

Ci sono un molti strumenti di analisi del business che possono essere adottati dai progettisti in modo da raccogliere informazioni preziose in queste aree, tra cui:

  • la Vision: definisce l’immagine mentale di ciò che l’organizzazione vuole realizzare nel corso del tempo fornendo una guida su ciò che l’organizzazione è focalizzata a raggiungere nell’arco di cinque, dieci o anche più anni. La Vision risponde alla domanda “Quale sarà il futuro del mi brand/prodotto? Mentre la Missione appartiene a oggi, la Vision è per il futuro, definisce ciò che diventeremo.
  • la Mission: definisce lo stato attuale o lo scopo di un’azienda.
    Risponde a tre domande sul perché esiste un’organizzazione:
    Cosa fa?
    A chi si rivolge?
    Come fa quello che fa?
  • l’analisi SWOT: valuta al meglio i punti di forza, di debolezza, le opportunità e i punti che minacciano il progetto
  • l’analisi PEST: è uno strumento per valutare i fattori esterni e come questi possono interagire con il brand in costruzione. Spesso è utile prima un’analisi SWOT per completare un’analisi PEST.
  • l’analisi degli obiettivi priorità: quali sono gli obiettivi che ti prefiggi di raggiungere?

Questi strumenti forniscono un linguaggio comune tra designer e imprenditori e sono di grande aiuto per inquadrare le discussioni intorno alle questioni strategiche.

Permettimi di spendere due parole sugli obiettivi priorità.

In questa fase dobbiamo determinare l’ordine di priorità degli obiettivi in base alle “funzioni” del brand.

Costruire la consapevolezza

Un marchio consapevole si vende più facilmente. Bisogna quindi costruire un brand che sia consapevole delle proprie potenzialità in modo da farsi notare e trasmettere la promessa di business a tuo nome.

Creare un legame emotivo

I tuoi clienti scelgono la tua offerta o il tuo prodotto basandosi in gran parte su come si sentono in relazione al prodotto o al tuo modello di business, quindi la creazione di un legame emotivo diventa una parte importante della strategia di branding.

Differenziare il prodotto

Quando i clienti capiscono concretamente il motivo per cui il tuo prodotto è diverso e migliore di tutti i prodotti concorrenti, allora hanno un chiaro motivo per comprare da te. In questo modo cominci a posizionarti in maniera sicura nel mercato di riferimento.

Creare credibilità e fiducia

In ogni strategia di branding, è assolutamente necessario pianificare quotidianamente per stabilire o rafforzare la credibilità e la fiducia. Il brand e i prodotti, in sostanza, sono reputazioni che derivano da promesse fatte e costantemente mantenute. Se il brand non riesce ad apparire credibile o degno di fiducia, non riuscirà del tutto a portare risultati positivi e a lungo termine.

Motiva l’acquisto del tuo prodotto

I brand sono come le squadre sportive dalla lunga storia, nel senso che stabiliscono l’interesse, l’attenzione, la fiducia, la preferenza, e, quindi, la motivazione nella mente di un cliente prima che il prodotto entri nell’arena.

#3 Analisi del comportamento del pubblico

Le persone sono la ragione per cui esistono imprese e organizzazioni, e in ultima analisi determinano se un’organizzazione può avere un esito positivo o negativo sul mercato.

Come le aziende guardano al branding per un vantaggio strategico, allo stesso modo un’attenzione particolare va riposta nel comprendere come il design di un brand può motivare il pubblico.

Insieme all’analisi del business, questa ricerca rivolta al pubblico riempie il “chi”, il “che cosa” e il “perché” della mission.

#4 Sviluppare un posizionamento del marchio

Il posizionamento del marchio all’interno del mercato di riferimento determina la natura competitiva del brand.

Fornendo un valore unico per il pubblico con il proprio prodotto o servizio, le aziende si ritagliano un pezzo di mercato che cercano di possedere e sostenere.

Questa quarta fase è il cuore del processo di brand building. Posizionare un brand nel mercato di riferimento è la promessa implicita che una buona azienda fa al suo pubblico, è la comunicazione chiara di un valore unico, ed è quindi il mantenimento di questa promessa. Si si disattende a questo, si rompe il rapporto con il proprio pubblico che di corsa cerca (e trova) un concorrente.

#5 Creare uno stile visivo coerente

Il visual design che si decide di associare a un brand gioca un ruolo fondamentale nel processo globale di branding.

Gli elementi visivi e verbali sono capaci di convincere il pubblico a interagire con il brand. Questi sono il culmine e l’articolazione del posizionamento del marchio e rappresentano visivamente la promessa che l’azienda fa al suo pubblico. Sono la voce del valore unico.

Gli elementi verbali includono le dichiarazioni di visione e la missione, il nome del marchio, lo slogan e la dichiarazione di posizionamento del marchio. Gli elementi visivi, invece, sono il logo, la tipografia utilizzata, i colori, la forma, l’aspetto stilistico generale e la sensazione di comunicazione del marchio.

#6 Lancio e valutazione del brand

Una delle sfide più grandi quando si posiziona un brand è quella di definire una direzione comune di interventi e di intenti.

Perciò è estremamente importante rendere il processo di branding il più collaborativo possibile, coinvolgendo tutte le aree dell’organizzazione/azienda a partecipare alla definizione della direzione da seguire.

La gente sostiene ciò che ha aiutato a creare. Definire una direzione di lancio del brand consiste nel comunicare chiaramente la posizione del marchio nel mercato di riferimento attraverso un uso competitivo ed efficace degli elementi visivi e verbali pensati per il pubblico di destinazione.

Una volta che il marchio è lanciato, l’attenzione deve spostarsi dalla creazione al mantenimento. Uno dei problemi più comuni che le aziende devono affrontare è il degrado del brand nel corso del tempo, quando per esempio gli stessi contenuti promozionali e gli stessi disegni cominciano a stancare perché magari non sono più in linea con i tempi.

Una regola empirica da ricordare è che quando l’azienda sta combattendo con maggiore fatica, di solito quello è il punto in cui il loro pubblico sta iniziando a effettuare una connessione con il brand.

Il brand building è una maratona, non uno sprint, quindi è importante assicurarsi che la salute della direzione intrapresa dal marchio sia mantenuto e monitorata per tutto il tempo, prestando la dovuta attenzione ai sottili cambiamenti del contesto competitivo che può essere necessario considerare in modo da adeguarsi e non rimanere mai indietro.